Natale, OMS: “Opportuno evitare pranzi e cene”. Boccia: “Con 600 morti al giorno parlare di cenoni è fuori luogo”
Mentre l’OMS sottolinea che a Natale è meglio evitare cenoni e feste, il ministro Boccia dice che è proprio fuori luogo parlarne.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità in questi giorni cerca di allertare governi e cittadini sui rischi che si potrebbero correre nel periodo delle festività natalizie con pranzi e cene tra più persone, imparentate, ma non conviventi. Oggi Maria Van Kerkhove, a capo del gruppo tecnico dell’OMS per il coronavirus, ha detto chiaramente:
La decisione più difficile in alcune situazioni è la più sicura. E la possibilità di connessioni virtuali ci darà la possibilità di celebrare comunque le feste di fine anno. Noi faremo così. Poi troveremo modi per celebrare quando tutto sarà finito. Non c’è un rischio zero in un quadro in cui i casi sono in aumento, ma dobbiamo essere chiari: questo virus ha bisogno di persone per trasmettersi.
E per “decisione più difficile” intende quella di evitare riunioni famigliari per le feste. E il direttore per le emergenze dell’OMS Michael Ryan ha aggiunto:
Se ci si sposta, si viaggia, ci si mischia, i casi di Covid-19 aumenteranno lì dove c’è una trasmissione significativa del virus e non c’è un solido programma di tracciamento, isolamento e quarantena.
E Ryan ha anche spiegato:
Una maggior apertura genera gioia nella popolazione in un momento in cui c’è bisogno di gioia. Ma la scienza è chiara. Solo che ogni governo deve bilanciare il rischio epidemiologico con quello economico e sociale. E la frustrazione della popolazione è elevata. A noi spetta dare indicazioni chiare dal punto di vista scientifico.
Boccia: “Sono contrario a spostamenti come in estate”
Intanto in Italia il governo è a lavoro per il DPCM del 3 dicembre, quello che potrebbe introdurre qualche apertura in più in vista del Natale, ma il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, che oggi ha risposto a qualche domanda nel corso della trasmissione di Raiuno “La vita in diretta”, ha detto:
Io sono fermamente contrario a spostamenti come quelli che ci sono stati nell’estate.
Facendo riferimento agli spostamenti da una regione all’altra che potrebbero essere consentiti in occasione delle festività natalizie, come ha fatto pensare qualche giorno fa la sottosegretaria al ministero della Salute Sandra Zampa. Sui cenoni di Natale e Capodanno, Boccia ha commentato aggiungendo un altro elemento:
Discutere di cenoni e feste con 600-700 morti al giorno lo trovo davvero fuori luogo. Mai come in questo momento sentiamo il dovere di evitare una terza ondata, che non significa chiudersi in casa ma consentire agli operatori sanitari di fare al meglio il loro lavoro.
Qualcuno potrebbe obiettare che proprio perché il momento è difficile si ha voglia di rivedere i propri cari, ma è chiaro che ormai si è capito che le precauzioni non sono mai troppe, che gran parte dei contagiati non sa come ha contratto il virus, per cui evitare i contatti e ridurli allo stretto indispensabile sembra ancora la soluzione migliore e ovviamente festeggiare il Natale con più persone non è strettamente indispensabile…