Pil 2020: i dati ufficiali sono un po’ meglio delle stime del governo
Secondo i dati Istat, il Pil è sceso dell’8,8% nel 2020, contro il -9% stimato nella Nota di aggiornamento al DEF del governo
L’Istat ha fornito stamane i dati relativi al Pil italiano nell’anno 2020 e seppur di poco, la situazione è migliore rispetto alle stime del Nadef (-9%). Nel 2020, si legge nel report dell’Istituto di statistica, il Pil corretto per gli effetti del calendario, è sceso dell’8,9%, mentre sulla base dei dati trimestrali grezzi il calo è dell’8,8%. I dati dei conti nazionali per l’anno 2020 saranno diffusi l’1 marzo, mentre il 3 marzo toccherà ai dati trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali. Nel 4° trimestre dell’anno da poco concluso, stima l’Istat, il Pil è diminuito del 2% rispetto al trimestre precedente e del 6,6% in termini tendenziali.
Nel report si fa chiaro riferimento al fatto che nel quarto trimestre del 2020 ci siano stati due giorni lavorativi in meno rispetto al trimestre precedente e una in più rispetto al quarto trimestre dell’anno precedente. Per il 2021, invece, l’Istat indica una variazione acquisita del Pil del +2,3%.
Pil 2020: nuova contrazione dopo la ripresa del 3° trimestre
Nel quarto trimestre del 2020 l’economia italiana fa registrare dunque una nuova contrazione per via delle misure restrittive disposte dal governo per il contenimento della pandemia, che sono seguite al trimestre estivo, che invece aveva dato robusti segnali di ripresa. Il risultato è un aumento del calo tendenziale del Pil che dal -5,1% del terzo trimestre passa al -6,6%. Dal report emerge che la variazione congiunturale è determinata da una diminuzione del valore aggiunto nei principali comparti produttivi: agricoltura, industria e servizi, selvicoltura e pesca. Per via delle chiusure determinate dalla pandemia, cala la domanda sia a livello nazionale (al lordo delle scorte) sia per quel che riguarda la componente estera.