Recovery Fund, chi gestirà i soldi europei? L’ipotesi al vaglio di Palazzo Chigi
Nel vertice di maggioranza a Palazzo Chigi si decide chi dovrà gestire i 209 milioni di euro del Recovery Fund destinati all’Italia.
Chi gestirà gli oltre 209 miliardi di euro del Recovery Fund destinati all’Italia? È quello che si sta cercando di decidere nel corso del vertice di maggioranza convocato questa sera a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte proprio con l’obiettivo di definire la struttura di governance che dovrà gestire i fondi europei del Next Generation Eu, il piano di ripresa e resilienza messo in piedi per supportare i Paesi UE nel dopo pandemia.
Nulla è stato ancora deciso, ma qualcosa è trapelato dall’affollata riunione a cui hanno preso parte il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro (M5S), i capi delegazione di maggioranza Alfonso Bonafede (M5S), Teresa Bellanova (IV), Roberto Speranza (Leu), Dario Franceschini (Pd) e anche i ministri dell’Economia Roberto Gualtieri e degli Affari europei Vincenzo Amendola.
Tre teste per la gestione dei soldi del Recovery Fund
L’ipotesi più accreditata al momento – ma ricordiamo che si tratta di indiscrezioni e che per avere certezze bisognerà attendere comunicazioni ufficiali da Palazzo Chigi – è quella di una cabina di regia con a capo una triade politica composta dal premier Conte, il Ministro Gualtieri e il Ministro Patuanelli.
Subito sotto, in quella che dovrebbe avere una struttura piramidale, ci saranno il Comitato Interministeriale per gli Affari Europei guidato dal Ministro Amendola e un comitato esecutivo composto da 6 manager che saranno responsabili degli obiettivi del Recovery e che si avvarranno della collaborazione di una task force composta da ben 300 persone.
Non tutti nella maggioranza, però, sarebbero d’accordo con l’idea dei 6 manager esterni e secondo le ultime indiscrezioni c’è chi sta spingendo affinché il numero venga ridotto o affinché il ruolo dei manager esterni venga ridimensionato.