Ritorno a scuola, De Micheli: “In classe anche sabato e domenica”
Il ritorno a scuola richiederà sacrifici e la Ministra De Micheli ipotizza lezioni in presenza dalle 8 alle 20 e anche durante il fine settimana.
La Ministra Azzolina ha sempre sostenuto che durante questa pandemia di COVID-19 la scuola sia il luogo più sicuro per gli studenti, ma lo stesso non si può dire per il tragitto da casa a scuola e nei mesi che sono trascorsi tra la prima e la seconda ondata della pandemia ben poco è stato fatto per il problema dei trasporti e il loro sovraffollamento e anche il piano di far entrare in classe gli studenti con orari scaglionati non è stato applicato con rigore. Il risultato è che a poche settimane dal ritorno a scuola, gran parte degli studenti sono tornati alla didattica a distanza.
Azzolina sta spingendo da giorni affinché si possa tornare a scuola già a partire dal 9 dicembre, a due settimane dalla partenza delle vacanze estive, ma in queste ultime settimane poco o nulla è stato fatto di risolutivo sul fronte dei trasporti, non per scarsa volontà delle autorità competenti, ma perché rivoluzionare a livello nazionale il sistema dei trasporti è un progetto che richiede ben più di una manciata di giorni.
E se Azzolina non sembra pronta ad arretrare, la Ministra dei Trasporti Paola De Micheli sembra d’accordo con chi sostiene che, per appena due settimane di attività in presenza, sarebbe preferibile rimandare il ritorno a scuola direttamente a gennaio, dopo la conclusione delle vacanze natalizie. De Micheli, intervistata questa mattina da Repubblica, non soltanto sostiene che convenga aspettare che ci siano le condizioni per riaprire per scuole in totale sicurezza, ma si dice convinta che sia necessario rivoluzionare gli orari delle scuole e spalmare l’attività didattica in presenza durante l’intera giornata:
È inutile inviare cinque bus ogni cinque minuti tra le 7 e le 7,25 se l’orario di ingresso per tutti è quello delle 8. Gli studenti si ammassano sulle ultime due corse, le 7,20 e le 7,25. Per arrivare a scuola dieci minuti prima della campanella, non mezz’ora prima. Dobbiamo spalmare l’entrata e l’uscita degli studenti sulle prime dodici ore della giornata, dalle 8 alle 20
Ritorno a scuola anche durante il fine settimana?
La Ministra ha spiegato che sono già pronti “diecimila mezzi aggiuntivi” in tutta Italia, ma allargare il parco mezzi non sarà sufficiente a coprire la domanda se la capienza massima di ciascun mezzo dovrà rimanere al 50% per i prossimi mesi, almeno fino alla prossima estate.
Da qui la proposta, destinata a far discutere, di spalmare la didattica in presenza sull’intera settimana, dal lunedì alla domenica, scaglionando il più possibile gli ingressi e le uscite degli studenti e delle studentesse.
Siamo in emergenza e credo sia necessario fare lezioni in presenza anche il sabato. Sono decisioni che vanno condivise con tutto il governo, ma, dicevamo, siamo in emergenza e bisogna far cadere ogni tabù. Ce lo chiedono diverse Regioni. Anche gli orari delle attività produttive dovranno essere cambiati, cadenzati.