La storia di Conte su Facebook contro Renzi: è stato il “solito” hacker?

Sul profilo Facebook di Giuseppe Conte spunta una storia contro Matteo Renzi, ma lo staff di Palazzo Chigi nega ogni addebito

14 Gennaio 2021 16:12

Nella crisi di governo si innesta uno scivolone social che coinvolge lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Da quando i ministri di Italia Viva hanno rassegnato le dimissioni, il premier è stato oggetto di attacchi dagli stessi esponenti del partito fondato da Matteo Renzi. L’accusa principale nei confronti del capo dell’esecutivo è quella di aver “sospeso” la democrazia nel nome della pandemia. Sulla Rete ovviamente si stanno affrontando le opposte fazioni, con i simpatizzanti grillini che si sono inevitabilmente arroccati attorno al prof Conte attraverso pagine dedicate, gruppi e account più o meno riconosciuti dal Movimento 5 Stelle.

“Se vuoi mandare Renzi a casa e supporti Conte…”

Fin qui nulla di nuovo, perché da quando i social network sono entrati nella vita di tutti i giorni, è normale che le varie “tifoserie” politiche si affrontino anche su questo terreno. Quello che non può essere normale è che l’account ufficiale del presidente del Consiglio condivida una storia su Facebook che diffonde un contenuto che sta andando per la maggiore tra i simpatizzanti grillini. Seppur per pochi minuti, presumibilmente chi gestisce l’account social di Conte ha pubblicato una storia contenente una foto raffigurante il premier e l’ex rottamatore con la scritta: “Se vuoi mandare Renzi a casa e supporti Conte iscriviti nel gruppo”.

Lo staff di Conte nega, è stato l’hacker?

Scorrendo verso l’alto come da suggerimento, si apriva la pagina del gruppo pubblico “Conte premier – Renzi a casa!”. Secondo quanto risulta, il gruppo sembra gestito da ‘Infopolitica’, pagina di agenzia media/stampa che rimanda ad un sito, Informazionevera.it, che tra l’altro risulta non attivo. Dario Adamo, responsabile media di Palazzo Chigi, è stato raggiunto dall’Adnkronos a cui ha risposto in questi termini: “Stiamo facendo verifiche per capire cosa è successo, ma io e il mio staff siamo estranei alla cosa”, ha sottolineato. Non è la prima volta che un personaggio pubblico finisce in uno scivolone di questo tipo e spesso la conclusione è stata comune: è stato un hacker. Sarà così anche in questo caso?

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