Tampone rapido: quanto costa farlo in ogni regione d’Italia?
12 regioni italiane hanno sottoscritto un accordo per regolamentare i tamponi rapidi ed effettuarli a prezzi calmierati. Ecco quali sono. E Messina è un caso virtuoso a sé
A Milano un tampone antigenico rapido per COVID-19 eseguito in farmacia costa 30€. Lo stesso test eseguito in una farmacia di Palermo ne costa 15.
A Messina il tampone rapido si può fare gratis (e potrebbe anche essere uno strumento per la strategia zero Covid nell’isola).
Nel momento in cui gli screening di massa a base di test rapidi potrebbero rivelarsi uno strumento essenziale per limitare la diffusione del Coronavirus, abbiamo provato a capire se è possibile e quanto costa effettuarne uno in ogni regione italiana. Le differenze – strategiche, di prezzo, di tempistiche – dipendono, naturalmente, dalla regionalizzazione della sanità introdotta dal D.Lgs. n. 502/1992 e poi rafforzata nel tempo.
Alcune regioni hanno siglato degli accordi per definire dei prezzi calmierati, mentre altre non hanno ancora preso provvedimenti in merito, lasciando la gestione dei tamponi nelle mani dei privati.
Al momento le regioni italiane che hanno ufficializzato questi accordi sono 11 (Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Campania, Sicilia, Emilia-Romagna, Sardegna, Umbria, Veneto e Friuli Venezia-Giulia), a cui si deve aggiungere la provincia autonoma di Trento.
Dall’istantanea che ne viene fuori, il prezzo medio per un test rapido è pari a 23€, ma con delle disparità evidenti tra le regioni del nord e quelle del sud, seppure con qualche eccezione.
PIEMONTE: dai 30 ai 45 euro
La Regione Piemonte è stata tra le prime a regolamentare il prezzo dei test rapidi, dopo settimane di speculazione fatta dai privati che erano arrivati a proporre centinaia di euro per un test. A fine 2020, però, è arrivato l’accordo, e sul comunicato stampa di PiemonteInforma si legge: “il test rapido prenotato in farmacia avrà un costo fra i 30 e i 45 euro e verrà effettuato da un infermiere al domicilio”. Pur trattandosi di una forbice, questa rimane al momento la cifra più alta a cui un test rapido in farmacia viene effettuato.
LOMBARDIA: 30 euro
La Regione Lombardia, in questi mesi al centro di numerose polemiche sulla gestione del Coronavirus, ha introdotto una regolamentazione dei prezzi dei test rapidi solo di recente.
Stando all’accordo firmato dalla Regione in data 1 febbraio, “il costo per l’esecuzione di ogni tampone rapido a carico del SSR (Sistema Sanitario Regionale) è pari ad Euro 12 (Iva esclusa) ed il compenso per la singola farmacia è comprensivo anche dei costi legati dell’approvvigionamento del materiale di consumo, dei Dispositivi di Protezione Individuale e della remunerazione del servizio”. Al momento, però, nelle farmacie il costo è fissato a 30€, anche se nelle prossime settimane il servizio potrebbe essere reso gratuito ad alcune categorie di persone come anziani o studenti universitari.
Negli aeroporti di Malpensa e Linate, i tamponi sono effettuati da privati al costo di 55€.
VENETO: 30€
La Regione Veneto è stata la prima in assoluto a regolamentare la vendita dei test rapidi. Con delibera regionale firmata in data 16 settembre, ha fissato il prezzo della prestazione a 30€, ponendo un primo passo nella strategia di risposta all’emergenza Covid19.
FRIULI: 26€
Il Friuli Venezia Giulia ha introdotto solo di recente la regolamentazione per i test rapidi, anche se non è ancora possibile effettuarne a prezzi calmierati. Il tutto è dovuto a numerose limitazioni burocratiche e tecniche, che nonostante la decisione regionale di porre un tetto pari a 26€ a prestazione, ha visto il rinvio della apertura al primo marzo.
LAZIO: 22 euro
La Regione Lazio ha introdotto una regolamentazione dei test rapidi presso strutture private nei primi mesi dello scorso novembre. Il prezzo è fissato a 22€ ed è possibile richiederlo anche in strutture che non presentino la croce verde. Il tutto viene eseguito in alcune postazioni drive in appositamente create.
UMBRIA: 22€
La Regione Umbria ha regolamentato i test privati in farmacia il 15 gennaio 2021, ed ha fissato il prezzo a 22€, ma non è ancora possibile verificare se il servizio sia già attivo.
MARCHE: 19€
Per la Regione Marche la partita è sembrata più semplice, stabilendo un prezzo massimo calmierato di 19 euro a carico del cliente, si legge sul comunicato ufficiale. Anche in questo caso, non è stato possibile verificare se il servizio sia già attivo.
PUGLIA: 20€
Nonostante la Regione Puglia si sia mossa con leggero ritardo rispetto ad altre, dal primo febbraio può vantare uno dei prezzi calmierati più bassi, pari a 20€, come recita il comunicato ufficiale della regione.
SARDEGNA: 18€
La Regione Sardegna si è mossa fin da subito per consentire la rilevazione del Covid19 tramite tampone rapido per tutti coloro che entrano nella regione. Oggi, dopo la delibera firmata dal governatore Solinas, il costo di un tampone rapido è di 17,97.
SICILIA: 15€, e Messina ha un punto gratuito
Quello della Sicilia è un caso a sé stante. La delibera della regione ha fissato il prezzo dei tamponi rapidi a 15 euro, come riportato, ma nei giorni seguenti l’Ordine Nazionale dei Biologi è ricorso al Tar perché riteneva il costo così basso “insostenibile”. L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha annunciato che “la decisione del Tar sarà impugnata al Cga e, nel frattempo, verrà emanato un nuovo decreto che comunque ripeterà la stessa tariffa. Oggi un tampone rapido costa meno di 4 euro e la tariffa fissata è forse persino troppo alta. Il dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico spiegherà bene il percorso della determinazione della tariffa, ma non mi pare che si possa anche solo ipotizzare di utilizzare l’emergenza per fare utili oltre il doveroso. E’ semplicemente immorale”.
A Messina c’è un punto drive through nato a dicembre 2020 per il tampone obbligatorio da fare a chi sbarcava in Sicilia, sia a piedi che in macchina (per chi si fermava a Messina e provincia, per le altre provincie e capoluoghi ci si registrava al portale e poi si faceva il tampone nel luogo di arrivo definitivo). Dal 9 gennaio 2021, come scrive LettraEmme (le foto ci sono state inviate dal direttore, Alessio Caspanello), è stato aperto a tutta la popolazione, e ogni due settimane si sono effettuati gli screening alla popolazione scolastica (alunni, insegnanti, genitori e personale amministrativo) prima delle riaperture delle scuole. Sempre gratis.
EMILIA-ROMAGNA: 15€
La Regione Emilia-Romagna ha introdotto la regolamentazione da appena qualche settimana, dopo alcuni rallentamenti legati a problemi di natura informatica. Oggi, è possibile effettuare “tamponi e test sierologici rapidi in farmacia per chiunque lo desideri, – si legge nel comunicato stampa ufficiale della regione – tutti i cittadini – purché iscritti al sistema di assistenza sanitaria regionale – possono effettuare nelle farmacie convenzionate dell’Emilia-Romagna il test antigenico rapido nasale (tampone rapido) e il test sierologico al prezzo calmierato di 15 euro”.
CAMPANIA: prezzo ufficiale non ancora verificato
Anche la Regione Campania ha disposto un accordo con FederFarmaper regolamentare la possibilità di effettuare i test rapidi in farmacia, al momento però non è ancora possibile verificare a quanto ammonta la cifra calmierata. Da un’indagine effettuata da Altroconsumo, però, si stima che in media un tampone rapido costi 36€, da un minimo di 25 a un massimo di 60.
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO: 30€
Nella Provincia autonoma di Trento, la regolamentazione è avvenuta in data 26 gennaio, e il prezzo calmierato è fissato a non più di 30€. “Inoltre – si legge nel comunicato di FederFarama – le farmacie dovranno fornire un flusso distinto di dati sul numero dei tamponi eseguiti all’Azienda sanitaria, con segnalazione dei rispettivi esiti”.