Trump, i medici: “Condizioni in miglioramento, si valutano dimissioni”
“Speriamo di poterlo dimettere domani”
Le condizioni di Donald Trump sono in miglioramento secondo il bollettino diffuso in queste ore dai medici dell’ospedale militare Walter Reed di Bethesda, in Maryland, noto come il nosocomio dei presidenti. Trump è strettamente assistito dal suo medico personale Sean Conley.
Secondo il bollettino n.2 diffuso da quando Trump è stato ricoverato: “Il presidente continua a migliorare, è senza febbre e non ha problemi respiratori. Le sue funzioni vitali sono stabili”.
Il paziente “continua a prendere il Remdesivir… Monitoriamo reni e fegato” spiegano i medici che aggiungono: “Speriamo di poterlo dimettere domani”.
Ieri erano circolate voci di un peggioramento delle condizioni di Trump, erano poi seguite dichiarazioni contraddittorie tra il team medico che ha in cura il presidente e fonti dell’amministrazione.
“Non sono stato molto bene, ora sto meglio”
Il giallo è andato avanti finché Trump dalla sua stanza d’ospedale, adibita a ufficio d’emergenza, non si è fatto vedere con un video postato su Twitter, rassicurando sulle sue condizioni. “Non sono stato molto bene ma ora sto meglio” ha detto Trump seduto alla scrivania. “Credo che tornerò presto per finire la campagna elettorale” ha aggiunto.
E tra le preoccupazioni del presidente cresce anche quella legata all’estendersi dei contagi nel partito repubblicano, al punto di poter mettere a rischio la maggioranza al senato (quella che lo ha salvato dall’impeachment) mentre l’altro ramo del congresso è già in mano a democratici. “I prossimi giorni saranno il test decisivo” ha detto ancora Trump. Anche dal punto di vista politico.
La festa del contagio alla Casa bianca
In tutto questo, sui media americani infuria la polemica su quella che viene considerata la possibile festa del contagio, che ha portato il virus fin dentro lo studio ovale, e cioè il party di sabato scorso alla Casa Bianca, nel giardino delle rose, per la designazione alla corte suprema del giudice Amy Conet Bennet.
Le cronache, foto e video, raccontano del party super esclusivo, per 180 invitati, di cui neanche un terzo visibili con la mascherina, con scarso rispetto delle misure di distanziamento, risate, dialoghi vis à vis, baci e abbracci.
I primi ospiti presenti al party ad annunciare di aver preso il coronavirus sono stati l’ex consigliera di Trump Kellyanne Conway e due senatori Repubblicani, Thom Tillis (Nord Carolina) e Mike Lee (Utah). Poi è stata la volta di Donald Trump.