413mila dosi di vaccino somministrate in Italia. L’UE ordina altre 300 milioni di dosi da Pfizer
A che punto siamo con la somministrazione del vaccino in Italia? I dati aggiornati all’8 gennaio con Lombardia e Calabria fanalini di coda.
L’Italia ha somministrato il 45% delle dosi di vaccino anti-COVID attualmente a disposizione del nostro Paese, 413.121 su un totale di 918.450, e tra le Regioni più virtuose figurano la Campania e la Toscana col 59,9% delle dosi disponibili somministrate, il Veneto (58,9%) e il Lazio (56,4%).
Fanalino di coda, almeno sulla base dei dati aggiornati alle 10.00 di questa mattina, 8 gennaio 2021, sono la Calabria ferma al 21,9%, che tradotto in numeri significa 5.603 dosi somministrate su una disponibilità di 25.630, e la Lombardia col 22,4%, pari a 34.465 dosi su un totale di 153.720.
La regione guidata dal leghista Attilio Fontana è quella che ha ricevuto il maggior numero di dosi, in proporzione alla popolazione residente, ed è quella che sta facendo più fatica ad entrare in careggiata nonostante le promesse fatte nei giorni scorsi dall’assessore al Welfare Giulio Gallera, pronto ad essere ufficialmente sostituito tra una manciata di ore.
L’Italia deve velocizzare subito la somministrazione del vaccino
Le promesse fatte a più riprese dalle autorità sanitarie italiane sulle tempistiche della campagna di vaccinazione sono destinate a venir infrante se l’Italia non ingranerà la giusta marcia. Le stime sul raggiungimento dell’immunità di gregge sono preoccupanti e oggi a lanciare l’allarme ci ha pensato la Fondazione Gimbe. Sulla base dell’andamento attuale della somministrazione dei vaccini, entro il mese di marzo soltanto il 5% della popolazione italiana sarà stata vaccinata.
Di fronte all’allarmante previsione della Fondazione Gimbe, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri non ha potuto far altro che confermare quei timori:
Quelli della fondazione Gimbe sono timori che è giusto che ci siano, anche perché stiamo facendo i conti senza avere l’ok agli altri vaccini. Se Astrazeneca avrà un ok definitivo alla fine di gennaio tutto slitterà di un mese, altrimenti slitterà di più. Non è un problema dell’Italia, ma di tutti i Paesi che aspettano quanti più vaccini possibili sicuri, efficaci e disponibili.
L’UE ordina altre 300 milioni di dosi del vaccino di Pfizer-BioNTech
La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato oggi che l’UE ha ordinato altre 300 milioni di dosi del vaccino contro il COVID-19 di Pfizer-BioNTech, in aggiunta al primo ordine di 300 milioni e le ulteriori 100 milioni di dosi che facevano parte dell’accordo iniziale.
Queste dosi aggiuntive, però, non arriveranno subito. Pfizer inizierà a consegnare ai vari Paesi UE le ulteriori 300 milioni di dosi del vaccino nel corso del secondo trimestre del 2021, a cominciare dal mese di aprile.
La gestione degli ordini dei vaccini per i Paesi UE resta in mano all’Europa. Von Der Leyen è stata chiarissima su questo punto:
Non ci saranno negoziati paralleli o contratti paralleli, stiamo negoziando assieme e assieme porteremo avanti il processo di vaccinazione. Abbiamo un accordo vincolante, il quadro legale all’interno del quale lavoriamo è quello dei 27 Paesi dell’Unione.