Vaccino AstraZeneca: effetti ridotti sulla variante sudafricana del Covid
Il vaccino AstraZeneca ha effetti relativi contro la variante Sudafricana del Covid: a Johannesburg sospendono le somministrazioni
Una buona e una notizia meno buona dal vaccino AstraZeneca. Sebbene l’Ema stia rivalutando l’efficacia del prodotto dopo le due dosi (l’efficacia dovrebbe salire all’82%), per contro la stessa azienda produttrice ammette che il proprio vaccino abbia effetti ridotti nei confronti della variante sudafricana del Sars-CoV-2. Come riferisce il Financial Times, il dato è emerso da uno studio condotto dall’università del Witwatersrand (Sudafrica) e dall’università di Oxford: il vaccino di AstraZeneca offre una protezione relativa contro sintomi non gravi provocati dalla variante sudafricana del coronavirus. Inoltre, un portavoce dell’azienda ammette che non sono stati in grado “di accertare la sua efficacia contro casi gravi della malattia e nei casi di ospedalizzazione perché i soggetti esaminati erano giovani adulti in salute”.
Sudafrica: sospese le somministrazioni del vaccino AstraZeneca
Sulla base di questa ammissione, il Sudafrica ha deciso di sospendere la somministrazione delle dosi AstraZeneca. L’annuncio è arrivato dal ministro della Salute in persona, Zweli Mkhize, in attesa magari di nuovi test o di una modifica del vaccino che lo renda efficace anche contro la variante che da Johannesburg pare si sia già diffusa in diversi angoli del globo. Domani, martedì 9 febbraio, i dati provenienti dal Sud Africa e questo ultimo studio relativo al vaccino AstraZeneca saranno oggetto di discussione durante una riunione di un gruppo di esperti indipendenti dell’Oms.
Insomma, mentre la campagna vaccinale è ormai nel vivo in tanti Paesi del mondo, le varianti possono rappresentare una variabile impazzita, visto che ne vengono individuate di nuove diverse al giorno, anche se per fortuna solo poche presentano caratteristiche rilevanti rispetto al “primo” Covid-19. Se nel caso della variante inglese c’è abbastanza ottimismo, qualche preoccupazione in più la destano appunto quella sudafricana, ma anche quella brasiliana, come confermano anche le Faq dell’Istituto Superiore della Sanità. “Al momento – si legge – i vaccini sembrano essere pienamente efficaci sulla variante inglese, mentre per quella sudafricana e quella brasiliana potrebbe esserci una diminuzione nell’efficacia”. Quanto ai farmaci, invece, l’ISS sottolinea che “non ci sono ancora evidenze definitive in un senso o nell’altro; tuttavia alcuni articoli preliminari indicano che alcuni anticorpi monoclonali attualmente in sviluppo potrebbero perdere efficacia”.
Quanto alle precauzioni, non cambiano le indicazioni che vigono ormai da un anno: qualunque sia la variante del Covid più diffusa nella propria zona, distanziamento, mascherine e igienizzazione delle mani devono essere la quotidianità. Ancora per un bel po’ di tempo.