Vaccino, Galli: “Medici scettici? Cambino lavoro, mancano di responsabilità verso pazienti e colleghi”
Sulla vaccinazione di massa anti covid secondo l’esperto il da farsi è molto semplice: “O convinci o costringi”. Rispunta ipotesi obbligatorietà
Il caso dei medici anti vaccino Covid scuote la comunità scientifica italiana che aveva già bacchettato nelle settimane scorse alcuni colleghi che esprimevano dubbi su efficacia e sicurezza dei vaccini anti coronavirus. Un paradosso, di cui all’inizio della campagna vaccinale avremmo fatto volentieri a meno.
Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, che ha già dichiarato di voler fare il vaccino appena sarà possibile, ospite di Agorà in Rai, stamattina dice: “Chi non si vaccina cambia mestiere. Siamo tutti molto drastici su questo: c’è la responsabili del medico di non portare l’infezione in corsia, e quindi lavorare in sicurezza anche nei confronti dei propri colleghi. Poi c’è una questione morale, i medici devo convincere e se sei esitante sul vaccino non dai un buon esempio ai pazienti”.
A proposito dell’andamento dell’epidemia in Italia, Galli ricorda che: “Non ne siamo fuori, il vaccino ci aiuterà a venirne fuori ma con i tempi lunghi della campagna. Dobbiamo quindi continuare a mantenere le cautele del caso”.
Sulla vaccinazione di massa anti Covid secondo l’esperto il da farsi “è molto chiaro, o convinci o costringi. Temo fortemente che i messaggi delle ultime settimane siano stati contraddittori e spero che la situazione del Veneto (impennata dei contagi e record di decessi, Ndr) non sia antefatto di quello che possiamo aspettarci a gennaio”.
L’ipotesi di rendere il vaccino obbligatorio per alcune categorie pubbliche si sta facendo avanti in seno al governo, su consiglio dei tecnici del Cts. “Il piano vaccinale lo porteremo a termine. Bisogna essere positivi. Non si è mai fatta una campagna vaccinale che riguarda tutti i paesi: è una situazione che non ha precedenti. Si tratta di una battaglia che si può vincere” ha aggiunto il professor Galli.