Vaccino Moderna anti-Covid: “È efficace al 94,5% in fase 3 e si conserva a temperature più alte”
L’azienda farmaceutica statunitense Modena annuncia che il proprio vaccino anti-Covid ha dimostrato un’efficacia del 94,5% in fase 3.
Dopo il vaccino di Pfizer-BioNTech efficace al 90%, quello russo Sputnik al 92% ora arriva il vaccino anti-covid Moderna che è dichiarato efficace al 94,5% in fase 3. L’annuncio è stato dato oggi dall’amministratore delegato della casa farmaceutica statunitense, Stéphane Bancel, che ha detto:
Questo è un momento cruciale per lo sviluppo del nostro candidato al vaccino contro il Covid-19. Dall’inizio di gennaio, abbiamo inseguito questo virus con l’intento di proteggere il maggior numero possibile di persone in tutto il mondo. Da sempre sappiamo che ogni giorno è importante. Questa analisi preliminare del nostro studio di Fase 3 ci ha dato la prima conferma clinica che il nostro vaccino può prevenire Covid-19, incluse le forme gravi.
Alla fase preliminare hanno partecipato 95 persone con casi confermati di Covid-19 e tra di loro c’erano 15 over 65 e 20 partecipanti appartenenti a minoranze. Sono stati inclusi 11 casi gravi e tutti e 11 si sono verificati nel gruppo trattato con placebo e nessuno nel gruppo vaccinato con mRna-1273. La sperimentazione procederà con l’analisi finale di 151 casi e su un follow-up mediano di oltre 2 mesi.
Dall’analisi degli eventi avversi emerge che il vaccino è “generalmente sicuro e ben tollerato”. La maggior parte dei disturbi post-vaccino “è stata di gravità lieve o moderata” e cioè:
- dolore al sito di iniezione (2,7%);
- affaticamento (9,7%);
- mialgia (8,9%);
- artralgia (5,2% );
- mal di testa (4,5%);
- dolore (4,1%);
- eritema/arrossamento al sito di iniezione (2,0%).
Questi disturbi “sono stati generalmente di breve durata”. A differenza del vaccino Pfizer, quello di Moderna resterebbe stabile a temperature più alte, più o meno quelle di un frigorifero qualsiasi che abbiamo a casa, ha una durata di conservazione di 30 giorni e non sette e resiste 12 ore a temperatura ambiente, dunque non necessiterebbe della catena del freddo a -70/80° richiesta invece per il vaccino Pfizer. Tuttavia ancora non stati pubblicati i dati, cosa che invece Pfizer aveva fatto contestualmente all’annuncio.
Oggi è stata avviata la revisione accelerata sul vaccino da parte dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco e adesso Moderna presenterà l’autorizzazione all’uso d’emergenza alla Food and Drug Administration Usa. L’azienda farmaceutica statunitense prevede di produrre circa 20 milioni di dosi di mRNA-1273 pronte per la spedizione negli Stati Uniti e poi da 500 milioni a 1 miliardo di dosi a livello globale nel 2021.