Variante inglese Covid: il grande disagio dei camionisti bloccati per strada tra Francia e Regno Unito

Migliaia di tir son bloccati per strada a causa della paura della variante inglese del Covid che ha fatto chiudere il Tunnel della Manica.

22 Dicembre 2020 18:02

Oltre 1500 tir sono ancora bloccati al confine tra Inghilterra e Francia, ossia lungo la strada verso il Tunnel della Manica, perché non possono passare a causa dei blocchi dovuti alla reazione dei Paesi europei alla notizia della diffusione di una “variante inglese” del Coronavirus più contagiosa delle altre. Nonostante l’altissima possibilità che questa variante sia già ampiamente diffusa in tutto il mondo, migliaia di persone sono rimaste bloccate negli aeroporti e altrettante sono ferme per strada a bordo dei loro camion. Sono i trasportatori, che stanno rischiando seriamente di trascorrere il Natale lontani dalle loro famiglie.

Le immagini che arrivano dall’Inghilterra fanno abbastanza impressione, perché i camion parcheggiati in fila sono davvero tantissimi, coprono chilometri e chilometri di strada e anche le aree di servizio sono piene. In molti si sono accampati proprio in queste aree, dove almeno hanno a disposizione tutto quello che può servire come i bar e ristoranti e i bagni. Altri, però, sono stati portati presso un aeroporto militare dove invece non c’è nulla, nemmeno i servizi sanitari. E tanti altri sono bloccati proprio lungo la strada, anche in quel caso in balia di se stessi.

L’Unione Europea ha chiesto che la situazione venga al più presto sbloccata, perché non si possono lasciare tutte queste persone per strada. Moltissimi tir sono bloccati sulle strade del Kent dopo la decisione del governo britannico di bloccare gli imbarchi dei veicoli industriali. È probabile che una soluzione venga trovata entro stasera, in particolare si sta pensando di sottoporre i camionisti a tampone quando arrivano in Francia, ma è comunque una situazione complicata, anche perché poi bisogna avere i risultati dei tamponi e attraversare gli altri Paesi. Intanto il tempo stringe in vista del Natale.

In Italia Conftrasporto ha fatto un appello alla ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Michieli. Il Presidente di Conftrasporto Paolo Uggè ha anche ipotizzato delle soluzioni:

Una soluzione per coloro che si trovano in territorio francese potrebbe essere la realizzazione di un’area di parcheggio attrezzata e custodita che permetta ai trasportatori di lasciare il camion senza correre il rischio che venga rubato o svaligiato, per poi tornare a casa con qualsiasi altro mezzo consentito.

Sul lato britannico però è un po’ più complesso, visto anche che è un Paese ormai fuori dall’Unione Europea:

Si potrebbe comunque tentare di compiere la stessa operazione, ferme restando le condizioni indispensabili legate ai controlli sanitari.

Uggè chiede poi alla ministra Paola De Micheli di porre gli autisti italiani che si trovano in territorio britannico nelle condizioni di tornare a casa, possibilmente con il loro camion e di istituire ristori per i maggiori costi sostenuti in questi giorni. Alcuni imprenditori hanno anche lamentato perdite di merci, che si sono deteriorate a causa del blocco dei loro trasportatori.

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