Zona gialla, arancione e rossa. Ecco come cambia l’Italia dal 6 dicembre 2020
Ecco come cambierà l’Italia dal 6 dicembre 2020 con le nuove ordinanze del Ministro Speranza sulla base dei dati della cabina di regia.
Nuova settimana, nuovo cambio di colore per l’Italia a partire dal 6 dicembre prossimo. Sulla base dell’andamento della pandemia di COVID-19 nel nostro Paese emerso dall’ultimo monitoraggio della cabina di regia diffuso oggi, il Ministro della Salute Roberto Speranza si appresta a firmare nelle prossime ore tre diverse ordinanze che condizioneranno gli spostamenti da una Regione all’altra almeno per la prossima settimana.
Tre ordinanze diverse che entreranno in vigore a partire dal 6 dicembre prossimo e che faranno passare una serie di Regioni in area gialla – Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria – e che confermeranno il color arancione per Piemonte, Lombardia, Calabria e Basilicata.
Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano passeranno da area rossa ad area arancione, mentre l’unica Regione italiana destinata a rimanere area rossa – e quindi ad alto rischio – sarà l’Abruzzo.
Di seguito un breve schema riassuntivo di come cambierà l’Italia a partire dal 6 dicembre 2020.
Area Gialla dal 6 dicembre
- Emilia-Romagna
- Friuli Venezia Giulia
- Lazio
- Liguria
- Marche
- Molise
- Provincia Autonoma di Trento
- Puglia
- Sardegna
- Sicilia
- Umbria
- Veneto
Area Arancione
- Basilicata
- Calabria
- Lombardia
- Piemonte
- Campania
- Provincia autonoma di Bolzano
- Toscana
- Valle d’Aosta
Area Rossa
- Abruzzo
Indice RT scende sotto a 1
I dati raccolti dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità relativamente al periodo che va dall’11 al 24 novembre scorsi ci danno finalmente una notizia positiva: l’indice RT medio, calcolato sui casi sintomatici, è sceso sotto ad 1:
Si riscontrano valori di Rt puntuale inferiore a 1 in 16 Regioni e province autonome. Di queste, 15 hanno un RT puntuale inferiore a uno anche nel suo intervallo di confidenza maggiore, indicando una diminuzione significativa nella trasmissibilità.
Di queste 15 Regioni, però, 5 hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso in cui si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità. Si tratta di Emilia-Romagna, Marche, Molise, Provincia Autonoma di Trento e Veneto.
Per queste cinque Regioni la cabina di regia suggerisce “di valutare attentamente la opportunità di adottare misure, anche a livello sub-regionale, di mitigazione previste per il proprio livello di rischio“.
Il Veneto rientra anche tra le cinque Regioni in cui l’indice RT è rimasto sopra l’1:
- Molise: 1.38
- Veneto: 1.13
- Calabria: 1.06
- Lazio: 1.04
- Toscana: 1.01
Di queste cinque, però, sono tre quelle classificate ad alto rischio da almeno tre settimane: Sardegna, Puglia e Calabria, quest’ultima a titolo precauzionale perché a causa dei dati incompleti non è stato possibile fare una valutazione attendibile.