Immigrazione
Per immigrazione si intende l’ingresso e l’insediamento in uno Stato o in una regione di persone provenienti da altri paesi o regioni. Le migrazioni possono essere interne e internazionali, il trasferimento può essere permanente o temporaneo, legato a questione economiche, politiche e/o umanitarie.
L’immigrazione, che in Occidente ha conosciuto un’accelerazione a partire dagli anni settanta del secolo scorso, è uno dei fenomeni sociali che più caratterizzano anche il nuovo secolo, un fenomeno foriero di opportunità socio-economiche ma anche di problematiche relative alla regolamentazione e al controllo dei flussi migratori, all’integrazione, spesso solo verticale.
Italia: da paese di emigrati a paese di immigrazione
In molti paesi industrializzati, vista la bassa crescita demografica, si è verificata negli ultimi 30 anni del Novecento una corposa immigrazione dai paesi in via di sviluppo, dove al contrario l’indice di natalità è in aumento.
È stato in questo periodo che l’Italia, da tradizionale paese di emigrazione e di emigrati (soprattutto negli Stati Uniti e nel nord Europa), ha cominciato a trasformarsi in paese che attrae massicci flussi migratori dall’Africa, dall’Asia, dall’America Latina e dall’Europa dell’est.
La politica in tema di immigrazione in Italia di recente si è avvicinata a quelle più restrittive di altri paesi europei, con l’entrata in vigore dei Decreti Sicurezza varati durante il Conte I (giugno 2018-agosto 2019).
Per immigrazione si intende l’ingresso e l’insediamento in uno Stato o in una regione di persone provenienti da altri paesi o regioni. Le migrazioni possono essere interne e internazionali, il trasferimento può essere permanente o temporaneo, legato a questione economiche, politiche e/o umanitarie.
L’immigrazione, che in Occidente ha conosciuto un’accelerazione a partire dagli anni settanta del secolo scorso, è uno dei fenomeni sociali che più caratterizzano anche il nuovo secolo, un fenomeno foriero di opportunità socio-economiche ma anche di problematiche relative alla regolamentazione e al controllo dei flussi migratori, all’integrazione, spesso solo verticale.
Italia: da paese di emigrati a paese di immigrazione
In molti paesi industrializzati, vista la bassa crescita demografica, si è verificata negli ultimi 30 anni del Novecento una corposa immigrazione dai paesi in via di sviluppo, dove al contrario l’indice di natalità è in aumento.
È stato in questo periodo che l’Italia, da tradizionale paese di emigrazione e di emigrati (soprattutto negli Stati Uniti e nel nord Europa), ha cominciato a trasformarsi in paese che attrae massicci flussi migratori dall’Africa, dall’Asia, dall’America Latina e dall’Europa dell’est.
La politica in tema di immigrazione in Italia di recente si è avvicinata a quelle più restrittive di altri paesi europei, con l’entrata in vigore dei Decreti Sicurezza varati durante il Conte I (giugno 2018-agosto 2019).